L’Università degli Studi di Milano-Bicocca è un ateneo pubblico di recente costituzione, fondato a Milano nel 1998. L’Università di Milano-Bicocca è un Ateneo multidisciplinare, che forma professionisti in diversi campi, con un programma didattico che offre 32 corsi di Laurea, 34 corsi di Laurea Magistrale, 5 corsi di Laurea Magistrale a ciclo unico e 16 dottorati di ricerca suddivisi in 7 aree disciplinari: Scienze Matematiche-Fisiche e Naturali, Medicina, Economia e Statistica, Giurisprudenza, Sociologia, Psicologia e Scienze della Formazione. L’Università offre anche 31 scuole di specializzazione di cui 6 di area chirurgica, 14 di area medica, 9 di area dei servizi clinici e 2 di area psicologica. L’Università assume un ruolo di leadership nella didattica e nella ricerca a livello internazionale, facendosi parte attiva di una rete di Atenei ed Enti di ricerca europei ed extra europei, con l’obiettivo di offrire agli studenti e ai docenti le condizioni ottimali per accedere a tutte le opportunità del mondo globale.
L’intervista a Gabriella Pasi, Pro-Rettrice per l’Internazionalizzazione, Università degli Studi di Milano-Bicocca
Quali sono i principali progetti/programmi attivati tra l’Università di Milano-Bicocca ed istituzioni della RPC e quali sono i principali risultati?
L’Università di Milano-Bicocca ha diversi accordi di cooperazione internazionale con atenei della Repubblica Popolare Cinese, finalizzati a collaborazioni scientifico-didattiche. In particolare, diversi progetti sono attivi con la Guizhou University, la Nanjing University, la Zhengzhou University, la Peking University e la Shangai Jiao Tong University.
Tali collaborazioni hanno dato la possibilità di fruire di borse di studio del governo cinese. Nell’anno accademico 2019/2020 sono state assegnate 18 borse di studio a studenti del Corso di Studi di Comunicazione Interculturale nel quadro del programma di mobilità Exchange-Extra UE. Sempre nell’ambito del bando Exchange Extra-UE, ogni anno vengono assegnate borse di studio, con finanziamenti della nostra università, a studenti di tutti i corsi di laurea che hanno progetti di mobilità in Cina.
Inoltre, la collaborazione con Shangai Jiao Tong University ha permesso di ottenere un finanziamento per un progetto specifico di scambi accademici nell’ambito del Programma Erasmus+ Azione KA107 International Credit Mobility.
In quanto università, come favorite gli scambi accademici con la Cina, sia per il corpo docente che quello studentesco?
Milano-Bicocca è attiva nel Programma Marco Polo e annualmente riserva posti per studenti cinesi che si iscrivono ai nostri corsi di laurea. A questo, si aggiungono le attività dell’Aula Confucio, come ad esempio l’organizzazione dei corsi di cinese per il personale docente dell’università e l’erogazione di borse di studio per l’apprendimento della lingua fruibili anche da laureandi o neolaureati. Infine, come già accennato, il finanziamento di borse di studio nell’ambito del bando Exchange Extra-UE per studenti di tutti i corsi di laurea che hanno progetti di mobilità in Cina sono di fondamentale importanza in tal senso.
Come avete proseguito la cooperazione in questo periodo così difficile dovuto alla pandemia da covid-19?
In Bicocca è attivo il progetto BI-CI: un progetto di assistenza e tutoraggio per gli studenti cinesi che studiano in Bicocca. Grazie a questo progetto, sono state approfondite le tematiche relative al livello di lingua necessario agli studenti cinesi per affrontare con successo i corsi di laurea in italiano. La nostra università, che è parte della rete Unitalia per promuovere la cooperazione tra Italia e Cina, ha partecipato inoltre ad iniziative con la CRUI e con Unitalia per valutare come migliorare le competenze linguistiche per gli studenti cinesi.
Specie nella ripresa dei rapporti dopo la pandemia, quali sono i principali interessi dell’Università-Bicocca nel rafforzare il legame con atenei o istituzioni cinesi?
Ci sono due iniziative che mi preme evidenziare. La prima è l’attivazione di un Research Joint Lab con la Shanghai Jiao Tong University per la realizzazione di un programma di ricerca nel campo ‘Liver Immunology’, che viene illustrato meglio nell’intervista al Prof. Pietro Invernizzi, coordinatore dell’iniziativa. La seconda è la costituzione, recentemente avviata, di un laboratorio di ricerca che prevede più partner sul tema ‘Energy, Connectivity, Environment, People’; tale laboratorio sarà coordinato dal prof. Maurizio Acciarri e prevede l’inclusione di Università cinesi.