Da 11 anni, l’Italia e la Cina sono più vicine grazie al programma bilaterale di cooperazione scientifica e tecnologica – promosso dai due governi attraverso il Ministero Italiano dell’Università e della Ricerca e il Ministero Cinese della Scienza e della Tecnologia, e coordinato per l’Italia da Città della Scienza in collaborazione con il CNR – che punta a valorizzare i sistemi nazionali di ricerca ed innovazione, favorendone gli scambi accademici, scientifici e tecnologici nei settori comuni di rilevanza strategica e sociale.
L’undicesima edizione della Settimana Italia-Cina della Scienza, Tecnologia e Innovazione guarda alla ripartenza post-pandemia, alle trasformazioni della società e dell’economia con la transizione digitale e la sostenibilità ambientale, facendo tesoro della cooperazione tra operatori italiani e cinesi consolidata nel corso degli anni.
Tra i temi di interesse comune, che hanno già forgiato partenariati di successo, ci saranno la fisica delle particelle e delle alte energie, i materiali avanzati, la manifattura avanzata e l’energia.
I partecipanti avranno l’opportunità di richiedere incontri on line One-to-One per costruire nuovi partenariati accademici, scientifici ed industriali con potenziali partner cinesi. Diverse le opzioni in campo: scambi accademici (UtoU), progetti di ricerca (RtoR), partnership ricerca-impresa (RtoB) o tra imprese innovative (BtoB).
Un’occasione di internazionalizzazione e crescita per l’intero sistema dell’innovazione pubblico e privato italiano, che attraverso il confronto e lo scambio con una grande potenza mondiale in continua ascesa, vuole rispondere alle sempre più pressanti sfide del presente e del futuro.
Evento in lingua italiana e cinese
Modera: Massimo Cavaliere, Direttore Generale di Città della Scienza
Dai Gang, Direttore Generale, Dipartimento Cooperazione Internazionale, MOST
Saluti di benvenuto
Valorizzare la cooperazione sui temi della ricerca e dell’innovazione tra Italia e Cina
Keynote speech: le sfide della ricerca scientifica nell’era post-covid
Intervento dei Ministri
Firma di accordi di cooperazione bilaterali
Sessioni in lingua inglese
La fisica delle alte energie è fondamentale per indagare sia i più piccoli che i più grandi sistemi del nostro Universo, sondando la struttura delle più piccole particelle e usandoli per esplorare le estensioni esterne dello Spazio. La ricerca e lo sviluppo in questo campo si basano sull’implementazione di grandi infrastrutture e tecnologie all’avanguardia, con l’obiettivo di spingere sempre più in avanti i confini della fisica, pur essendo consapevoli dell’impatto di queste nuove conoscenze sulla nostra vita quotidiana. Dal più piccolo laboratorio ai più grandi acceleratori di particelle del mondo, i fisici sviluppano nuove applicazioni che vanno dalla scienza dell’informazione, alle tecnologie basate su cloud, dalla ricerca spaziale alle applicazioni mediche. La sessione fornirà approfondimenti sulla fruttuosa cooperazione tra Italia e Cina ed esplorerà le opportunità di ulteriori collaborazioni in questi settori nei prossimi decenni.
Modera
Speranza Falciano, professoressa al Gran Sasso Science Institute (GSSI), GSSI e Istituto Nazionale di Fisica Nucleare-INFN
COOPERATION SHOWCASE: LABORATORIO CONGIUNTO IHEP-INFN (I2JL)
Il Laboratorio Congiunto I2JL tra l’Institute of High Energy Physics (IHEP) e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) rappresenta il principale supporto transnazionale alla cooperazione Cina-Italia in un vasto insieme di settori: Fisica delle alte energie e Fisica nucleare, tecnologie degli acceleratori, Fisica delle astro-particelle e dei raggi cosmici, Fisica dei neutrini, Fisica nello spazio e Fisica medica. Il Laboratorio è attivo anche con riferimento a molteplici applicazioni: IT, high performance computing, tecnologie grid o su cloud ed applicazioni medicali. Negli ultimi anni la fruttuosa cooperazione tra IHEP e INFN ha permesso di sviluppare soluzioni tecnologiche all’avanguardia nell’ambito di diverse Collaborazioni internazionali (BESIII, DAMPE, HERD e JUNO, CSES), grazie alla realizzazione di rivelatori ed elettronica avanzati, al finanziamento di progetti di cooperazione nazionali ed europei, ad opportunità formative ed alla mobilità bidirezionale di ricercatori junior e senior tra i diversi siti in Cina e in Italia.
TAVOLA ROTONDA
Tema 1: Sviluppo e costruzione di rivelatori innovativi per la Fisica delle alte energie
Tema 2: Fisica astro-particellare e ricerca di materia oscura su satelliti
Tema 3: Applicazioni medicali di tecnologie sviluppate per la Fisica delle alte energie
Sessione in lingua inglese
I materiali innovativi (Advanced Materials) sono ampiamente riconosciuti come uno degli ambiti scientifici e tecnologici emergenti (deep technologies), in grado di determinare significativi benefici e miglioramenti per la società, l’economia e la vita dei cittadini. Le innovazioni in questo settore sono spesso, ma non sempre, radicali e dirompenti, capaci di generare enormi impatti sociali ed economici. In tale contesto, settori strategici quali la salute, i trasporti, l’energia, il patrimonio culturale, la protezione dell’ambiente insieme allo sviluppo di tecnologie innovative come la produzione additiva, rappresentano i principali ambiti applicativi in grado di attrarre una crescente attenzione ed interesse da parte del mondo accademico e industriale. La ricerca, lo sviluppo e l’innovazione tecnologica nel settore dei materiali innovativi sono principalmente indirizzate al miglioramento della sostenibilità declinata come reversibilità e riciclabilità dei materiali e all’implementazione del concetto di multifunzionalità, inteso come capacità di esplicare simultaneamente proprietà strutturali e funzionali (materiali stimoli-responsive ai diversi contesti di esercizio, self-healing e self-sensing).
Modera
Luigi Ambrosio, Direttore Istituto dei Polimeri, Compositi e Biomateriali, IPCB-CNR
COOPERATION SHOWCASE: LABORATORIO CONGIUNTO SUI NANOCOMPOSITI POLIMERI MULTIFUNZIONALI
Il centro di ricerca sui polimeri multifunzionali e biomateriali-MPBrc fu istituito nel 2014 tra il Consiglio Nazionale delle Ricerche e l’Università del Sichuan ed è stato il punto di riferimento per la collaborazione italo-cinese nel campo dei materiali innovativi a matrice polimerica. All’interno del MPBrc, fu istituito tra l’Istituto di Polimeri, Compositi e Biomateriali (IPCB-CNR) e il Dipartimento di Ingegneria dei Materiali Polimerici dell’Università del Sichuan (SKPLME) il laboratorio congiunto (joint lab) sui nanocompositi polimeri multifunzionali a base di grafene per rispondere alle più rilevanti sfide sociali dalla salute alla protezione dell’ambiente (2016-2020). Grazie a questa collaborazione sono stati realizzati diversi progetti di ricerca finanziati da istituzioni quali il Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, Il Ministero della Scienza e tecnologia, la National Science Foundation cinese, e l’Unione Europea. Grazie a questi progetti, si è dato vita a importanti pubblicazioni scientifiche n allo sviluppo di infrastrutture congiunte di ricerca, a programmi di mobilità di studenti e ricercatori, contribuendo a promuovere la ricerca di frontiera nel campo dei Polimeri e Biomateriali Multifunzionali.
TAVOLA ROTONDA
La richiesta di incontri 1to1 va fatta entro il 15 novembre attraverso l’apposita scheda di richiesta.
Sessione in lingua inglese
L’accelerazione dei processi di digitalizzazione in gran parte dovuta alla pandemia offre l’opportunità di ripensare al modo in cui applichiamo la tecnologia nella nostra vita quotidiana. Ciò offre l’occasione di promuovere la manifattura digitale, l’intelligenza artificiale, l’analisi dei cosiddetti big-data e la robotica all’intero dei processi industriali. Tuttavia, un autentico sviluppo può essere garantito solo combinando la trasformazione digitale con la sostenibilità. La quarta rivoluzione industriale può avere successo solo rispondendo alle sfide legate al cambiamento climatico, all’ambiente, al riscaldamento globale.
Modera
Fabio Previdi, Preside della Facoltà di ingegneria, Università di Bergamo
COOPERATION SHOWCASE: LABORATORIO CONGIUNTO CI-LAM
Il China-Italy Joint Laboratory on Advanced Manufacturing (CI-LAM) CI-LAM è una piattaforma di collaborazione tra gli ecosistemi dell’innovazione italiani e cinesi nel campo della produzione avanzata. È promosso, da parte italiana, dall’Università di Bergamo, dall’Università di Napoli Federico II e dall’incubatore Campania Newsteel, e, da parte cinese, dall’Università Tsinghua e dalla China Sci-Tech Automation Alliance. Lanciato nel 2017, CI-LAM ha promosso la realizzazione di programmi di formazione, di scambi e di mobilità per studenti, accademici e professionisti al fine di migliorare la cooperazione nella ricerca e lo sviluppo nel campo della manifattura intelligente.
TAVOLA ROTONDA
Sessione in lingua inglese
La transizione energetica è ormai un obiettivo irrinunciabile a livello mondiale. I gas ad effetto serra e l’inquinamento generato dall’attuale sistema energetico, ampiamente basato sui fossili, stanno provocando enormi impatti in termini di cambiamento climatico, minando la salute umana e dei sistemi biologici in generale. Inoltre, i combustibili fossili sono una risorsa limitata sempre più scarsa e il loro esaurimento rappresenta un serio problema, sicché una transizione verso fonti rinnovabili è sempre più urgente. Ma per essere vincente, la transizione energetica deve passare anche attraverso l’elaborazione di nuove soluzioni, dalle modalità di generazione dell’elettricità all’intensificazione dell’efficienza energetica di edifici e infrastrutture. Per raggiungere tale obiettivo, sono fondamentali le collaborazioni internazionali nella ricerca scientifica, per lo sviluppo di tecnologie innovative, con la realizzazione di progetti all’avanguardia e programmi formativi. Questa sessione presenterà la cooperazione tra Italia e Cina sul tema
Modera
Piero Salatino, Presidente MedITech-Competence Center I4.0, Professore di Ingegneria Chimica, Università di Napoli Federico II
COOPERATION SHOWCASE: LABORATORIO CONGIUNTO PoliTO-SJTU SULL’ENERGIA
Il Politecnico di Torino e l’Università di Shanghai Jiao Tong hanno firmato nel 2018 un accordo per la creazione del centro congiunto (joint centre) sulla transizione, la modellazione e la simulazione nel campo dell’energia. Il centro è composto di due poli, uno a Torino e l’altro a Shanghai. Il polo di Torino ha sede all’interno dell’Energy Center che ospita prestigiosi laboratori internazionali. Rappresenta un polo internazionale interamente dedicato allo studio della transizione energetica, grazie all’utilizzo delle più avanzate tecniche di modellizzazione. Il centro si basa su un laboratorio congiunto in grado di eseguire simulazioni in tempo reale su scala globale, creando connessioni attraverso un tunnel informatico tra i Centri di ricerca delle due università al fine di modellare e simulare sistemi energetici (con particolare attenzione ai sistemi elettrici) in vista della transizione energetica emergente.
TAVOLA ROTONDA
La richiesta di incontri 1to1 va fatta entro il 15 novembre attraverso l’apposito scheda di richiesta.